Segnali Forex: La Settimana della FED

Erano oltre 10 anni che non si vedeva un dato annuo dell’inflazione pari al 5%. La FED non ha mai nascosto di averlo come obiettivo, ma siamo proprio sicuri che sia ancora in controllo? Il rincaro delle materie prime inizia a diventare insostenibile. Il nervosismo tra gli operatori finanziari cresce, mentre il mercato azionario è sui massimi e ogni accenno di correzione viene comprata.

Questa settimana le attenzioni degli investitori sono concentrate sulle parole che Jerome Powell pronuncerà nel prossimo meeting FED, mercoledì. E se viene dato per molto probabile che non verranno ritoccati i tassi di interesse al rialzo, è altrettanto scontato che Powell farà il pompiere? Ovvero, spegnerà sul nascere i falchi rassicurando che la politica monetaria non cambierà e che quello che stiamo vedendo è solo transitorio?

Le prime reazioni sul dollaro le stiamo vedendo: osserviamo anche se è il caso di intervenire con i nostri segnali forex.

Segnali Forex: Riepilogo delle Posizioni Aperte & Previsioni

Su EUR/USD, eravamo stati buoni profeti a preferire le operazioni di short di breve termine, nonostante la tendenza di lungo sia ancora long. L’operazione dichiarata nell’analisi forex di lunedì scorso, prevedeva un ingresso short in area 1,2175. La posizione è stata per alcune sedute lievemente in perdita e ha sfiorato lo stop (non confermato in chiusura giornaliera), per poi passare in positivo con l’accelerazione ribassista nella giornata di venerdì, quando abbiamo chiuso la posizione a 1,2115 per un profitto di 60 pips. Per la settimana in corso, anche a luce della chiusura settimanale, vorrei mantenere la visione ribassista. In caso di ritorno verso 1,2125-1,2130 sono pronto a rientrare short per chiudere verso 1,2050, che è anche il target per chi non avesse già chiuso l’operazione precedente. Stop in caso di chiusura giornaliera sopra 1,2170.

Era corretta la visione rialzista su GBP/USD: avevamo inserito un ordine rialzista a 1,4105 nella giornata di lunedì, che è stato eseguito giovedì. Il prezzo ha reagito sporcando il supporto a 1,4100, senza romperlo in chiusura giornaliera. La posizione è stata chiusa secondo gli obiettivi a 1,4150 e 1,4175. Dato il persistere della congestione su questo cambio, consiglio di monitorare solo eventuali chiusure giornaliere sotto 1,4100 per provare ingressi short.

Infine, l’operazione su USD/JPY, aperta diversi giorni fa, è ancora in corso: l’ingresso è avvenuto a 109,50, ma non è stato raggiunto né il take profit a 110 né lo stop loss. Mantengo la posizione fino a questa settimana, poi deciderò se chiuderla a mano.

Materie Prime Forti & Una Nuova Operazione a Target sul Gold

Dopo aver centrato un’operazione millimetrica sul ribasso del GOLD (chi se la fosse persa può trovarla qui), avevo parlato di debolezza da comprare. Lunedì scorso scrivevo:

Al momento, nonostante si osserva della debolezza, ritengo questa sia da comprare. Un ritorno sul livello di 1870$-1872$ potrebbe essere ideale per entrare in acquisto. Solo una rottura confermata in chiusura giornaliera dei minimi della scorsa settimana (o della media mobile a 20 periodi) farebbe cambiare drasticamente scenario. L’obiettivo dell’operazione è di tornare sul livello di 1900$.

L’operazione è entrata giovedì (ecco l’importanza dei segnali a lungo termine vs i segnali a breve termine!) e si è conclusa nell’arco della stessa giornata con il raggiungimento dell’obiettivo a 1900$.

Ora, attenzione alla giornata di oggi perché é partito un impulso ribassista. La chiusura di oggi potrebbe determinare un cambio di trend, almeno nel breve termine. Attendiamo conferme, ma sarei pronto ad entrare short in caso di ritorno a 1870$.

Per il resto, si segnala un SILVER con maggiore forza relativa e primo supporto 27,50$. Il petrolio continua la sua corsa inarrestabile e ha rotto anche i 70$ al barile: impensabile al momento salire su questo treno in corsa.