Segnali Forex: Cosa Tenere d’Occhio Questa Settimana
Come previsto, lo scorso meeting della BCE si è rivelato un “non evento”: in buona sostanza, Christine Lagarde non ha fornito spunti ulteriori rispetto a quanto già si sapeva in termini di politica accomodante. La situazione economica europea non consente ancora il “tapering”, ovvero la riduzione del programma di acquisto di obbligazioni.
Questa settimana, la palla passa alla FED e alla riunione in programma mercoledì, dove verrà anche annunciata una decisione sui tassi di interesse, che tuttavia saranno mantenuti allo 0,25%. Qualche spunto operativo in più, invece, potrebbe giungere dalle dichiarazioni successive in termini di politica monetaria. In questo senso, dobbiamo dire che l’indiscrezione circolata circa la possibilità da parte di Joe Biden di aumentare le tasse sul capital gain (rendite finanziarie) ha già provocato le prime reazioni negative da parte degli investitori.
Segnali Forex: Situazione dei Principali Cambi Valutari
Sul cambio EUR/USD abbiamo raggiunto l’obiettivo dichiarato a 1,21 con una candela “long white” nella giornata di venerdì. Al momento, pertanto, sono ancora da preferire le operazioni al rialzo: se i prezzi dovessero tornare verso 1,2060, l’operazione ha più senso in ottica di rischio-rendimento. Chiusure giornaliere sotto 1,2015 farebbero invalidare il segnale, ma non l’impostazione che resta comunque rialzista fino all’eventuale rottura di 1,1950.
Per quanto riguarda GBP/USD, l’indicazione di entrare long verso 1,3920 si è rivelata poco corretta. La media mobile a 50 periodi sul grafico a 2 ore è stata rotta al ribasso. Segnaliamo, tuttavia, che in questo momento il cambio si trova intorno a 1,3900.
L’impostazione resta rialzista, con un ingresso ideale in 1,3880-1,3890.
Mantengo, invece, un buon ruolino di marcia sul cambio USD/JPY. Il segnale short dichiarato nella mia analisi forex di giovedì a 108,30 si è rivelato efficace con un massimo esattamente in quell’area e prosecuzione del ribasso per altri 80 pip potenziali. Da privilegiare, quindi, ancora gli ingressi al ribasso in caso di rimbalzi intorno all’area di 108, ex supporto che potrebbe calamitare i prezzi e funzionare da resistenza.
Oro e Petrolio: Sono Ancora da Comprare?
Continua la struttura costruttiva anche per quanto riguarda il GOLD. Nella mia ultima analisi, mi scuso per non aver fornito un segnale di ingresso long per i ritardatari, quando invece era evidente potesse esserci questa possibilità sul livello di 1770$. Se il prezzo dovesse tornare lì o poco più in alto, potreste farci un pensiero. Obiettivi 1800$ prima e 1815$ poi. Lo stop è fissato sotto 1750$.
Infine, per quanto riguarda il WTI, l’obiettivo fissato a 62,75$ non è stato raggiunto per poco (max. 62,43$). La giornata si è aperta al ribasso e attenzione perché potrebbe esserci la chiusura di un lap aperto il 14 Aprile scorso in area 60,20-60,40$. Questo livello potrebbe essere sfruttato per un ingresso al rialzo. Ricordo che lo scenario resta rialzista fintanto che il greggio non scende sotto i 58$ in chiusura giornaliera. Buon trading!