Prospettive a lungo termine per EUR/USD – C’è in gioco un minimo principale?

L’Unione Europea ha affrontato diverse sfide politiche e finanziarie ultimamente. La prima grossa difficoltà è stata la crisi finanziaria greca. Altri problemi includono la crisi della Deutsche Bank e, ovviamente, Brexit.

Oltre a questi ostacoli, ci sono altri paesi europei che sono sempre più euroscettici. Questi paesi includono Germania, Francia, Italia, Svizzera e Olanda.

Il recente rimbalzo di sollievo nell’Euro quando Emmanuel Macron ha vinto il primo round delle elezioni francesi fa da testimone di quanto l’Euro sia sensibile rispetto alla potenziale uscita di membri dell’UE dall’Eurozona.

Nonostante tutte le sfide che l’Eurozona e, di conseguenza, l’Euro ha affrontato negli ultimi anni, questa valuta ha resistito sul suo terreno come un vero eroe.

Comunque, EUR/USD è uno strumento molto importante per noi e gioca un ruolo integrale nel nostro servizio di segnali forex redditizi.

Per gli ultimi due anni, il Dollaro USA non è riuscito a recuperare terreno in modo duraturo sull’Euro. Per il momento, EUR/USD è un buon 800 pip sopra l’importante minimo che era stato segnato quest’anno il 3 gennaio. Diamo un’occhiata al grafico giornaliero della coppia di valute più liquida del mondo:

EUR/USD – Grafico giornaliero

Molti investitori pensano che uno strumento sia in uptrend quando il prezzo è sopra la media mobile 200 giorni.

Nel grafico qui sopra, potete vedere che il prezzo ha creato un divario attraverso la MA 200 proprio nel lunedì seguente la vittoria di Macron nelle elezioni francesi. Da allora, la MA 200 è stata un livello dinamico di supporto molto affidabile.

Avete notato come il prezzo abbia costruito con successo una base appena sopra la MA 200 da cui ora è riuscito a spingersi aggressivamente più in alto? E avete notato quanto è incredibilmente ripido il gradiente di questa inclinazione fenomenale?

Se esaminate le ultime quattro candele in questo grafico e le paragonate al resto delle ondate rialziste sullo stesso grafico, noterete un’impressionante accelerazione nell’uptrend esistente. È come se i tori avessero improvvisamente realizzato che stavano vincendo la battaglia.

È proprio come quando un pugile inizia ad avere la meglio sul suo sfidante: immediatamente mette più concentrazione ed energia in ogni pugno per assicurarsi la vittoria.

Sarà interessante vedere cosa succederà con EUR/USD nei prossimi giorni, specialmente con la continua debolezza del Dollaro che si è sviluppata dall’inizio di quest’anno. Diamo un’occhiata all’indice del Dollaro USA:

Indice del Dollaro USA – Grafico giornaliero

Questo Indice del Dollaro è un composto pesato equamente di quattro valute principali contro il Dollaro USA. Sono il Dollaro australiano, l’Euro, la Sterlina e lo Yen giapponese.

Gli orsi del Dollaro stanno festeggiando ora, questo è sicuro. In questo grafico vediamo che questo Indice ha rotto oggi il supporto recente. Si è formato un nuovo minimo.

Questo è solo uno degli spostamenti in basso in una serie di minimi sempre più bassi che si sono andati formando da gennaio di quest’anno. Il prezzo ha anche chiuso fermamente sotto la media mobile 200 giorni oggi, confermando a molti investitori che il Dollaro è indubbiamente in downtrend.

Se consideriamo la debolezza sostanziale del Dollaro e l’incredibile forza dell’Euro, la possibilità che un importante minimo si sia formato in EUR/USD sembra anche più tangibile. Non parlo di un minimo a breve termine, però. Facciamo un passo indietro e osserviamo il quadro più ampio nel grafico settimanale:

EUR/USD – Grafico settimanale

Il potente livello 1.0500 è stato solido come una roccia per più di due anni ormai. In ogni caso, la totale inversione di EUR/USD in questo periodo (circa 2 anni) ammonta a circa $610 trilioni. Incredibile, vero?

Per tornare ai dati tecnici, dobbiamo essere consapevoli di questo importante livello di supporto che è stato più tosto di un tasso del miele africano. Vedete, a volte un livello di supporto si indebolisce sempre più quando gli orsi lo attaccano ripetutamente.

Ma quando si forma un livello di supporto in un lungo periodo di tempo, come ha fatto in questo caso, può diventare una barriera impenetrabile e una base solida da cui i tori possono lanciare potenti attacchi.

D’altra parte, c’è anche un forte livello di resistenza al top di questo range, che i tori dovranno superare prima di poter eliminare il grosso traguardo di 1.20000.

Una cosa da tenere a mente è che un’inclinazione ulteriore nel tasso di cambio EUR/USD potrebbe avere un potente effetto di stretta corta sulle posizioni corte degli investitori se il prezzo superasse 1.17000.

A un certo punto, "tutto il mondo" aveva posizioni corte in EUR/USD. Anche se questa tremenda esposizione corta si è risolta fino a un certo punto ormai, ce n’è ancora molta nel mercato.

Stiamo a vedere cosa farà questa coppia nel prossimo paio di mesi. E se vedremo una spinta in alto consistente nel corso del prossimo anno o due, dovrebbero esserci numerose occasioni per costruire una considerevole posizione lunga aggregata in questa coppia.

In chiusura, vale la pena dire che EUR/USD non è l’unica coppia con l’Euro ad essere salita con forza. Ci sono stati un paio di rimbalzi impressionanti in alcune di queste coppie, incluse EUR/CAD, EUR/AUD e EUR/NZD.

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