Retromarcia di Elon Musk su Bitcoin: Analisi delle Criptovalute

Ha fatto notizia in questi giorni un tweet di Elon Musk dove sostiene che Tesla non accetterà più Bitcoin come forma di pagamento. Il consumo di energia per minare Bitcoin è, infatti, incompatibile con la sostenibilità ambientale. Peccato che questo fosse noto a tutti già da tanto tempo. Insomma, questa ci pare solo l’ultima mossa di quel “furbacchione” di Elon Musk per manipolare il mercato delle criptovalute.

Vediamo cos’è successo a Bitcoin e alle altre criptovalute e se riusciamo ad individuare dei segnali d’acquisto.

Elon Musk Causa Vendite su Bitcoin, Ma il Livello di 50.000$ Tiene

A seguito delle parole di Elon Musk, Bitcoin ha perso oltre il 10%. Tuttavia, ha dimostrato di tenere sul primo supporto utile stimato intorno al prezzo tondo di 50.000$. Attenzione, però, perché la rottura della media mobile a 50 periodi, non promette nulla di buono. Un recupero verso 54.000-56.000$ potrebbe essere usato per entrare short sul BTC.

Grazie al tweet, tuttavia, si potrebbero sfruttare i pullback su altre criptovalute per entrare meglio.

Da un’analisi dei grafici, osserviamo che il ritracciamento più interessante è quello su LTC. Il prezzo tondo dei 300$ ha tenuto in chiusura giornaliera ed è intorno a quell’area che si possono cercare occasioni long. Situazione simile per XRP, che ha toccato la media mobile a 50 periodi sul prezzo di 1,20$ per poi ripartire al rialzo. Chi non avesse approfittato, può cercare un ingresso long verso 1,30$.

La maggiore forza relativa di ETH, invece, non ci permette ancora di entrare long confortati da un buon rapporto rischio rendimento.

Per concludere, uno sguardo flash sulle operazioni pendenti delle scorse settimane.

Il nostro trade su Dogecoin è ancora attivo, come segnalato nella mia analisi delle criptovalute di lunedì. Siamo entrati in acquisto a 0,475$ con l’obiettivo di raggiungere 1$. Qui, servirà una nuova spinta da parte di Elon Musk, vedremo se ci accontenterà.

Anche l’operazione su POLKADOT è impostata bene. Qui, siamo entrati una prima volta a 32$ e una seconda volta a 36$. L’alta volatilità non ci consente ancora di mettere uno stop in pari, ma vediamo il target a 48$ sempre più vicino.