Segnali Forex & Commodities Per La Settimana

Nella giornata di venerdì scorso abbiamo assistito a pesanti vendite sul dollaro, dovute ai dati “negativi” delle buste paga del settore non agricolo e al tasso di disoccupazione. Ho usato le virgolette perché i dati non sono stati affatto negativi, sono solo stati inferiori alle aspettative. Questo giochino è necessario: la situazione dell’economia americana è sicuramente migliore di quello che si dipinge, ma si preferisce usare prudenza. La sensazione è che, prima o poi, la FED dovrà tornare ad alzare i tassi di interesse.

Questa settimana, l’attenzione si sposta nuovamente sul dato dell’inflazione americana, oltre che alle richieste di disoccupazione e alle vendite del dettaglio. Tutti dati con cui tastare il polso dell’economia degli Stati Uniti e capire se è il caso di comprare o vendere dollari.

Segnali Forex: Situazione Dei Cambi Principali

Su EUR/USD eravamo già rialzisti: giovedì avevo dichiarato un ingresso long in caso di ritorno a 1,2010. Sfortunatamente, quel prezzo non è stato più rivisto. E oggi siamo a ben 150 pips in più. Secondo le osservazioni di carattere fondamentale fatte nell’introduzione, questo rialzo mi pare eccessivo e dovrebbe rientrare. Tuttavia, in assenza di un segnale tecnico oggettivo è meglio seguire la tendenza. Per la giornata di oggi, in particolare, un eventuale ritorno verso 1,2110-1,2120 può essere sfruttato per rientrare long. Solo una negazione completa della candela di venerdì mi farebbe cambiare idea.

Ancora più debole la sterlina. Oggi GBP/USD ha aperto in gap e diventa davvero complicato entrare sulla forza.

Più interessante la situazione su USD/JPY: dopo i dati di venerdì, infatti, lo yen si è rafforzato. Tuttavia, il cambio ha reagito sul primo supporto di 108,50. Meglio, quindi cercare operazioni long per un obiettivo a 109,10-109,20.

Segnalo, infine, che ho chiuso questa mattina l’operazione short sul cross valutario EUR/GBP. Come da mia indicazione nell’analisi forex di giovedì scorso, sono entrato al ribasso a 0,8670. L’operazione, confermata anche d è stata chiusa a 0,8645. Tuttavia, chi fosse rimasto dentro può spostare lo stop loss in pari per provare a raggiungere anche 0,8610.

Raggiunti Tutti i Target sul Gold

La debolezza del dollaro nella giornata di venerdì ci ha permesso di chiudere l’intera operazione sul GOLD. Chi mi segue assiduamente sa che sono rialzista sul gold dal 6 Aprile, giorno in cui il prezzo ha chiuso sopra 1740$. L’operazione, che aveva circa 60$ di stop, ma che non è quasi mai andata in sofferenza, è stata chiusa del tutto nella giornata di venerdì a 1830$. Tuttavia, non escludo allunghi fino a 1850$ prima e 1875$ poi. Il problema è trovare un ingresso che abbia un rapporto rischio rendimento recente. Ecco che, quindi, sarei felicissimo di tornare in acquisto in caso di ritorno a 1800-1805$.

Infine, non ci sono sostanziali novità per quanto riguarda WTI: ogni minima debolezza viene comprata. Vedremo se un ritorno a 66$ farà scattare nuovamente delle vendite, ma preferisco nuovamente rimanere flat.