Primi passi nel forex trading terminologia di base - Strategia Forex

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Primi passi nel forex trading terminologia di base

Lezione 2 – Primi passi nel Forex Trading – Terminologia di base

Per comprendere il trading nel forex è necessario conoscere meglio i concetti di:

  • Cross valutario
  • Tipologie di ordini
  • P.S.M.L.: Pips, spread, margini e leva finanziaria

 

Cross valutario

È molto importante conoscere la terminologia nel Forexper padroneggiare adeguatamente la materia, in primis comprendendo le quotazioni dei cross valutari. Nel forex, ogni valuta è confrontata ad un’altra valuta. Nel Forex, ogni valuta è confrontata ad un’altra valuta.

Valuta di base: è la prima valuta ad apparire nella quotazione: USD, EUR, GBP, AUD e CHF sono le valute di base più utilizzate.

Quotazione controvaluta o valuta secondaria: lo strumento secondario di una coppia, ossia quante unità della controvaluta è necessario vendere per comprare una singola unità della valuta di base.

 

Le quotazioni sul mercato del forex offrono sempre due prezzi: il prezzo di offerta (Bid price) e il prezzo di domanda (Ask price). I brokers ricevono diversi prezzi di offerta e di domanda sul mercato interbancario, li selezionano e li girano alla clientela, nella forma delle quotazioni che vedete sulle piattaforme di trading.

Bid price – il miglior prezzo a cui possiamo vendere la valuta di base per comprare la controvaluta.

Ask price – il miglior prezzo offerto dal broker per comprare la valuta di base in cambio della controvaluta.

Tasso di cambio – Il rapporto tra il valore di uno strumento e quello di un altro.

  • Quando si acquista una valuta, si sta effettua un’operazione di acquisto al prezzo Ask, mentre la vendita si realizza al prezzo Bid.
  • Comprare una coppia significa che vendiamo delle unità di controvaluta per poter comprarne della valuta di base. 

Esempio di quotazione nel forex:

 

Nell’esempio in questione, la valuta di Base è l’Euro (sinistra). Se vendiamo per poter comprare la controvaluta (a destra, nel nostro esempio l’USD) venderemo 1 EUR in cambio di 1,4064 USD (Bid order). Se desideriamo comprare Euro vendendo dollari, il valore di 1 Euro sarà 1,4066 dollari (Ask order). La differenza (in questo caso di 2 pips) tra Bid e Ask viene definita spread è in parte trattenuta dal broker come commissione di negoziazione.

 

La differenza di 2 pip fra la valuta di base e la controvaluta si chiama Spread.

I continui cambiamenti dei prezzi creano le opportunità di profitto per noi trader.

Un altro esempio di quotazione nel Forex:

 

Come tutte le coppie di valute, anche questa ne contiene 2: l’Euro e il Dollaro. Questa coppia esprime il Dollaro in funzione dell’Euro. “Buy 1.4074” significa che 1 Euro compra 1.4074 Dollari. “Sell 1.4076” significa che vendendo 1.4076 Dollari possiamo comprare 1 Euro.

 

Lotto – Unità di deposito. I lotti sono le unità di valuta in cui è possibile negoziare nel trading. Si può operare con lotti inferiori, tra cui:

Lotto Standard – 100.000 unità di valuta, in cui ogni pip vale $10.

Mini lotto – 10.000 unità di valuta, in cui ogni pip vale $1.

Micro lotto – 1.000 unità di valuta, ad esempio $1.000, in cui ogni pip vale $0.1

Guardate la tabella per capire meglio:

TipoDimensioneValore in pip – in USD
Micro lotto1,000 unità di valuta$0.1
Mini lotto10,000 unità di valuta$1
Lotto Standard100,000 unità di valuta$10

 

Posizioni lunghe – assumere una posizione lunga, aspettando che il valore della valuta salga: nell’esempio precedente andare lunghi sull’Euro rispetto al Dollari implica l’attesa che l’Euro salga. 

Posizioni corte – assumere una posizione corta, aspettando che il valore della valuta scenda: nell’esempio precedente andare corti sull’Euro rispetto al Dollari implica l’attesa che l’Euro scenda e il dollaro si apprezzi.

Vediamo un esempio in EUR/USD:

La vostra azioneEURUSD
Comprate 10,000 Euro a un tasso di cambio EUR/USD di 1.1035

(posizione di VENDITA in EUR/USD)

+10,000-10,350 (*)
3 giorni dopo, cambiate i vostri 10,000 Euro in Dollari al tasso di 1.1480

(Posizione di VENDITA in  EUR/USD)

-10,000+14,800 (**)
Uscite dal trade con un profitto di $445

(EUR/USD è cresciuto di 445 pip in 3 giorni! Nel nostro esempio, 1 pip vale 1 USD)

0+445

*   10,000 Euro x 1.1035 = $10,350

**   10,000 Euro x 1.1480 = $14,800

Altri esempi:

CAD (Dollaro canadese)/USD – Pensando che il mercato americano si stia indebolendo, compriamo Dollari canadesi (con un ordine d’acquisto).

EUR/JPY – Se crediamo che il governo giapponese rafforzerà lo Yen per ridurre le esportazioni, venderemo l’Euro (con un ordine di vendita).

 

Tipologie di ordini

Nota: Vi consigliamo di concentrarvi principalmente sugli ordini “Stop Loss” e “Take Profit” (vedi sotto). Più avanti, nei capitoli più avanzati, li studieremo approfonditamente per capire esattamente come usarli nella pratica.

Market order/Ordine di Mercato: L’esecuzione dell’acquisto/vendita al miglior prezzo di mercato disponibile (le quotazioni di prezzo presentate in diretta sulla piattaforma). Questo è naturalmente il tipo di ordine più comune e più basico. Un ordine di mercato in pratica viene passato direttamente al vostro broker.

Limit Entry order: Un ordine di acquisto al di sotto del prezzo attuale o di vendita al di sopra del prezzo attuale. Questo tipo di ordine ci permette di non dover stare seduti davanti allo schermo tutto il tempo, aspettando che il prezzo in questione compaia. La piattaforma di trading eseguirà automaticamente quest’ordine quando il prezzo avrà raggiunto il livello che abbiamo impostato.

Stop Entry order: Un ordine d’acquisto sopra il prezzo di mercato esistente, o di vendita sotto quel prezzo. Usiamo un ordine Stop Entry quando pensiamo che il prezzo si muoverà in una decisione chiara e precisa, sia esso al rialzo o al ribasso.

 

I due tipi di ordine più importanti da imparare per diventare dei trader di successo:

Stop Loss order: Un tipo di ordine molto utile e importante. Vi raccomandiamo di usarlo per ogni posizione di trading che aprite. Lo Stop Loss elimina semplicemente il rischio di ulteriori perdite al di là di un determinato livello di prezzo. In pratica, è un ordine di vendita che avrà luogo non appena il prezzo avrà raggiunto tale livello. E’ molto importante per i trader che non possono stare davanti al computer tutta le seduta.

Take Profit order: Un ordine di uscita impostato in anticipo dal trader. Se il prezzo raggiunge questo livello, la posizione verrà automaticamente chiusa e i trader saranno in grado di raccogliere i loro profitti fino a quel punto. A differenza dello Stop Loss, in questo caso il punto di uscita si trova nella stessa direzione delle aspettative del mercato. Con il Take Profit possiamo garantire almeno una parte del guadagno, oltre alla possibilità di guadagnare ancora di più.

 

Ordini più avanzati:

GTC – Il trade è attivo fino a che non lo cancellate (Good Till Cancelled) e resterà aperto finché non lo chiuderete manualmente.

GFD Good for the Day. Il trade dura fino alla fine della giornata di trading (in genere, seguendo l’orario di New York) e sarà chiuso automaticamente alla sua chiusura.

Consiglio: Se non siete dei trader esperti, vi consigliamo di usare solo gli ordini di base ed evitare quelli avanzati, almeno finché non sarete in grado di aprire e chiudere posizioni con piena consapevolezza.

Volatilità – Livello di instabilità. Più è alta, più è alto il rischio nel trading e maggiore è il potenziale di guadagno. Un mercato liquido e volatile ci dice che le valute sono negoziate in grandi quantità.

 

P.S.M.L.

(Pip; Spread; Margini; Leve)

Osservando un grafico delle valute nella vostra piattaforma di trading, noterete che il prezzo delle varie valute tende a saltare su e giù. Questo si chiama “fluttuazione”.

Osservando un grafico delle valute nella vostra piattaforma di trading, noterete che il prezzo delle varie valute tende a muoversi a rialzo e al ribasso.

Pip – Si tratta del più piccolo movimento di prezzo in una coppia di valute. Un pip è il quarto decimale dopo la virgola: 0,000x. Se l’EUR/USD sale da 1,4235 a 1,4240, in gergo di trading significa che c’è stato un rialzo di 5 pip. Oggi, i broker offrono prezzi fino a un decimale dopo il pip, ad esempio, 1.10358. Qualsiasi pip di qualsiasi valuta viene tradotto in denaro ed automaticamente calcolato dalle piattaforme online su cui operate. 

Ricordate: se una coppia include lo Yen Giapponese (JPY), la quotazione delle valute si sposta verso sinistra di 2 decimali. Se la coppia USD/JPY si sposta da 106.84 a 106.94, possiamo dire che questa coppia è salita di 10 pip.

I profitti e le perdite non sono calcolati solamente in termini di soldi, ma anche nel numero di pips. L’utilizzo del termine pip è in realtà quello dominante nel mondo dei  trader nel forex.

Spread – la differenza fra il prezzo di acquisto (Bid) e il prezzo di vendita (Ask).

(Ask) – (Bid) = (Spread). Guardate la quotazione di questa coppia: [EUR/USD 1,4321/1,4323]. In questo caso lo spread è di 2 pips.

Margine – Il capitale di cui avremo bisogno in proporzione al capitale con cui vogliamo fare trading (ovvero, una percentuale del capitale di trading). Se, ad esempio, immaginiamo che vogliamo depositare 10$ usando un margine del 5%. Ciò significa che possiamo fare trading con 200$ (10$ essendo il 5% di 200%). Ora, diciamo che abbiamo comprato degli Euro con un rapporto di 1 Euro = 2 Dollari: abbiamo comprato 100 Euro con i 200$ con cui facciamo trading. Dopo un’ora il rapporto EUR/USD è salito da 2 a 2,5. Abbiamo messo insieme 50$ di guadagno, perché i nostri 100 Euro valgono ora $250 (rapporto = 2,5). Se chiudiamo adesso la nostra posizione, ne usciamo con 50$ di guadagno a partire da un investimento iniziale di 10$! Immaginate che in cambio del vostro deposito iniziale otteniate dei “prestiti” per fare trading dal vostro broker.

Effetto leva – È il livello di rischio del tuo trade. L’effetto leva è la quantità di credito che volete ottenere dal vostro broker sul vostro investimento quando aprite una posizione. La leva che richiedete dipende dal vostro broker e, cosa più importante, dalla somma con cui avete intenzione di fare trading. Un effetto leva X10 significa che in cambio di una transazione da 1.000$, sarete in grado di fare trading con $10.000. Naturalmente, non potete perdere una somma più alta di quella che avete depositato sul vostro conto. Una volta che il vostro conto avrà raggiunto il margine minimo richiesto dal vostro broker, poniamo $10, tutti i vostri trade verranno chiusi automaticamente.

 

Lo scopo principale dell’effetto leva è di moltiplicare il vostro rendimento potenziale.

Torniamo al nostro esempio: un aumento del 10% nella quotazione del prezzo raddoppierà il vostro investimento ($10.000 * 1,1 = $11.000 ovvero $1.000 di profitto). Tuttavia, un ribasso del 10% nella quotazione del prezzo eliminerà del tutto il vostro investimento!

Esempio: Poniamo che andiamo lunghi sull’EUR/GBP (ovvero, compriamo Euro e vendiamo Sterline inglesi) in un rapporto di 1, e dopo due ore la proporzione improvvisamente sale a 1,1 in favore dell’Euro. In quelle due ore abbiamo fatto un profitto del 10% sul nostro investimento totale.

Vediamo l’esempio in numeri: se aprissimo questo investimento con un microlotto (1.000 Euro), di quanto saliremmo? Avete indovinato: di 100 Euro. Ma aspettate un attimo: diciamo che avete aperto questa posizione con 1.000 Euro e un margine del 10%. Scegliamo di usare un effetto leva di X10 sui nostri soldi. Questo significa che il nostro broker ci fornisce altri 9.000 Euro con cui fare trading, il che significa che in realtà abbiamo iniziato il trading con 10.000 Euro. Ricordate, abbiamo guadagnato il 10% in queste due ore, che si è trasformato in un guadagno di  1.000 Euro (poiché 1.000 sono il 10% di 10.000 Euro)!!

Come osserviamo esiste una correlazione diretta tra leva finanziaria e rendimento:

Guadagni nell’Euro con leve diverse

Operare nel forex offre delle ottime possibilità di generare rendimenti, tuttavia se anche un buon uso della leva apre delle opportunità di profitto, un suo uso scorretto può essere veramente pericoloso per il vostro conto e portarvi a perdite consistenti.