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L’utilizzo combinato degli indicatori

Lezione 9 – 6 combinazioni sicure per le strategie di trading

In questa lezione vi mostreremo quali strategie di trading potete combinare per ottenere una comprensione migliore di quello potrebbe verificarsi sul mercato.

 

  • Onde di Elliott
  • Trading di divergenza
  • Piano di trading: strategia di ritracciamento e d’inversione
  • Aprire e chiudere le posizioni – Due semplici strategie
  • Correlazione tra le valute: una strategia fondamentale per operare sui cross valutari
  • Carry Trade

 

Combinare gli indicatori

Nella lezione precedente vi abbiamo presentato i principali indicatori tecnici. Vi incoraggiamo inoltre ad impiegare due o tre indicatori contemporaneamente prima di definire un trend e decidere come operare. Combinare gli indicatori è uno dei metodi più utilizzati per creare strategie di trading. Qui ne osserviamo cinque:

 

Media mobile + Stocastico:

Questa strategia è una delle più popolari e una delle preferite per il trading di breve termine, ma spesso funziona anche per dei segnali maggiormente a lungo termine. 

Come potete vedere sulla linea verticale, lo stocastico è in ipervenduto e il prezzo si trova appena sotto la media mobile 200 periodi ed è vicino ad una correzione. È una strategia molto semplice ed spesso efficace.

Bande di Bollinger + Stocastico:

Come potete osservare in corrispondenza della linea verticale, osserviamo una divergenza rialzista, con il prezzo che è andato a fare un nuovo minimo decrescente, mentre lo stocastico ha fatto registrare due minimi crescenti.

MACD + RSI:

SAR Parabolico + EMA:

SAR Parabolico + Stocastico:

Fibonacci + MACD:

 

Esempio: 3 indicatori sul grafico – Stocastico RSI (entrambi al di sotto del grafico) e SAR Parabolico (sul grafico):

Potete notare che tutti gli indicatori ci spingono a fare le stesse azioni… Ma bravi! È proprio un piacere fare affari con voi… andiamo avanti: collaboriamo con gli indicatori e seguiamo i segnali, perché ci sono alte probabilità che si realizzino.

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Qui, invece, la situazione è diversa: la combinazione di SAR Parabolico, Stocastico e RSI  ci mostra che spesso gli indicatori non sono in correlazione. Questo può causare confusione fra i trader. Nel caso in cui ogni indicatore vi dia dei segnali diversi, è meglio non fare nulla! Aspettate altre occasioni. Se volete aprire una posizione lo stesso, fate come la maggioranza dei trader.

 

Onde di Elliot – Schema di previsione

Chiamato così per via del suo inventore, l’economista Ralph Nelson Elliot, si tratta di uno dei parametri più importanti nell’analisi tecnica. Le onde di Elliot sono una tecnica identificativa di schemi di trend e sono un ottimo strumento per prevedere la direzione di un trend. 

Il funzionamento delle onde si basa sul principio del movimento delle onde: i trader fluttuano all’interno di movimenti naturali, continui e ripetitivi, proprio come una sequenza di onde che si infrangono su una spiaggia. Chiamiamo le onde stadi e ognuno degli otto stadi che costituiscono un singolo movimento può durare diversi periodi di tempo. 

Vediamo come si presentano le onde di Elliott:

Potete notare che lo schema si crea nel primo trend importante (in questo caso, un trend al rialzo), costituito da 5 fasi (onde da 1 a 5), ed un trend secondario più piccolo (in questo caso un trend al ribasso) costituito da 3 fasi (onde da A a C).

Qualche regola:

  • L’onda n. 2 non sorpasserà mai il punto iniziale dell’onda n. 1
  • L’onda n. 3 non sarà mai la più corta delle cinque che costituiscono la prima tendenza
  • L’onda n. 4 non rientrerà mai nel range dell’onda n. 1. Ammettendo che sia un trend al rialzo, l’onda n. 4 finirà sempre in un punto più alto del massimo dell’onda n. 1
  • L’onda n. 2 e l’onda n. 4 generalmente finiscono attorno alle proporzioni di Fibonacci

Esempio: Fate attenzione a tutte le 8 fasi nel grafico seguente

Lo schema si ripeterà un’altra volta? possibile.

Identificare un’onda di Elliot in tempo può garantire a noi trader potenzialmente grandi profitti. Ecco un bell’esempio di identificazione del punto d’apertura dell’onda n. 3 grazie a Fibonacci (Proporzione 0,618):

Vediamo ora cosa succede dopo:

Nella maggior parte dei casi, l’altezza dell’onda è approssimativamente la stessa delle tre proporzioni principali di Fibonacci (0,50, 0,382, e 0,618).

 

Trading di divergenza – Prevedere il futuro

Non sarebbe geniale se potessimo prevedere il futuro? Se per esempio potessimo prevedere i numeri vincenti alla lotteria? Non facciamoci prendere la mano, però: non vogliamo dire che sappiamo come si fa (evidentemente non siamo Harry Potter), ma di sicuro il Trading di Divergenza ci aiuta a prevedere i prossimi movimenti. Una divergenza si verifica quando le direzioni del grafico del prezzo e di quello di riferimento divergono. Quando questo succede, la divergenza ci aiuta a decidere se stiamo assistendo ad un buon punto d’ingresso o di uscita. Il trading di divergenza ci permette di aspettare fino al punto più vicino alla fine di una tendenza prima di eseguire il nostro ordine, e così facendo ci permette di aumentare i guadagni e ridurre i rischi allo stesso tempo.

Come funziona tutto questo nella pratica? Semplicemente confrontando i movimenti del prezzo sul grafico con quelli che mostra l’indicatore.

Vediamo due tipi di divergenza e verifichiamo come funzionano:

Divergenza Regolare – ci informa che la coppia di valute si sta indebolendo e che la tendenza sta per concludersi. È una buona indicazione di cambiamento nella direzione del trend.

Quando il prezzo si muove da un massimo ad un altro massimo più alto (HH o “higher high”), e l’indicatore si muove da un minimo fino ad un massimo più basso (LH o “lower high”), vi dovreste preparare ad una divergenza discendente (bearish):

Quando il prezzo si muove da un minimo ad un minimo più basso (LL o “lower low”), e l’indicatore si muove da un massimo fino ad un minimo più alto (HL o “higher low”), vi dovreste preparare ad una divergenza ascendente (bullish):

Ricordate: un indicatore che si muova in direzione opposta al prezzo ci sta avvisando di un indebolimento del prezzo e di un possibile mutamento nella spinta!

Esempio: vediamo come appare la divergenza regolare su un grafico vero, usando lo Stocastico, in corrispondenza della linea verticale.

 

Esempio in EUR/USD, grafico di 1 ora:

Vediamo come le divergenze nascoste appaiono su un grafico vero, usando lo Stocastico:

Potete notare una “Divergenza Regolare HH/LL” (HH = Higher High; LH = Lower High) perfetta. Questo tipo di divergenza segnala un’inversione imminente verso un trend al ribasso. Succederà anche qui? Osserviamo

Divergenza nascosta – è segno di una continuazione di un determinato trend. Il prossimo grafico mostra una divergenza nascosta al rialzo:

Fate attenzione al prezzo , che si sposta da un minimo (Low) a un minimo più alto (Higher Low), e all’indicatore che si sposta da un minimo (Low) a uno più basso (Lower Low). In questo caso, il grafico ci segnala un trend rialzista che continua.

Il prossimo disegno mostra una divergenza nascosta discendente e segnala la continuazione del calo nel prezzo:

Piano di Trading – Strategie di ritracciamento ed inversione

Un ritracciamento avviene in genere quando una coppia di valute raggiunge le tre proporzioni di Fibonacci (61,8%, 50% o 38,2%) e poi si ferma prima di ritornare alla sua direzione generale.

Se il prezzo attraversa tutti e tre questi livelli e supera il 61,8%, ci sono buone probabilità che si verifica un’inversione del trend.

 

Esempio di trading:

Per prima cosa prendiamo in considerazione dei dati importanti sul grafico in questo momento. Nel nostro esempio, il trading avviene nella sessione di Londra, il grafico qui sotto è da 10 minuti (ogni candela rappresenta 10 minuti) e rappresenta un lasso di 5 ore: dalle 8 am all’1 pm GMT (ora di Londra). Che significa? Significa che durante l’ultima ora ha aperto la sessione di New York unendosi a quella di Londra. Comunque, vogliamo trovare il range di prezzo medio giornaliero, che ci darà indicazioni sulla futura attività del prezzo attraverso la giornata e in tutte le sessioni. Sul grafico qui sotto possiamo vedere che durante l’ora di apertura di Londra in quei giorni il prezzo era di 1.2882.

Poi, poniamo come esempio EUR/USD.

Noterete che è stata in calo durante la sessione di Londra. Il prezzo scende al minimo di 1.279, e torna un po’ in alto, fino a 1.2812, solo dopo l’inizio della sessione di NY.

Ora usiamo lo strumento ADR e scopriamo che il range giornaliero medio di pip in questa coppia negli ultimi 20 giorni è di 120 pip al giorno. Cosa significa?

Significa che ora possiamo concentrarci sui punti di massimo e di minimo passati nel nostro grafico. Il massimo è 1.2882 e il minimo 1.2789. Possiamo usarli per calcolare dei possibili supporti e resistenze per quella giornata durante la sessione di NY. Un possibile livello di supporto sarebbe 1.2762 (1.2882-120), e una possibile resistenza 1.2909 (1.2789+120).

Allora, ora arriva la parte difficile. Questo è il punto in cui si dimostra l’esperienza. Se volete fare trading come dei professionisti, sarà necessario rivedere e verificare la vostra strategia.

Ora analizzeremo la nostra coppia confrontando diversi lassi di tempo . Vediamo la coppia su un grafico a 2 ore (ogni candela rappresenta due ore). In questo modo potremmo vedere se i livelli possibili di supporto e resistenza che abbiamo calcolato sono gli stessi anche in questo timeframe o sono completamente diversi.

Vi ricordate quali sono gli indicatori più efficaci per strategie di identificazione di ritracciamenti/inversioni? Non preoccupatevi, ve lo ricordiamo noi: Fibonacci e i Pivot Point.

Beh, i nostri sospetti erano fondati! Potete vedere sul grafico che 1.2909 è decisamente un livello di resistenza forte! Osservate quello che succede a 1.2762: si trova esattamente sul rapporto di Fibonacci 0.5!

 

Aprire e chiudere posizioni:

State per imparare delle strategie di trading di base molto semplici ed intuitive che riassumono molto bene varie parti del materiale imparato fino ad ora.

Swing Trade Strategia di trading a breve termine. In genere dura fra i due giorni e la settimana. Lo scopo di questa strategia è di cavalcare l’onda di trend del mercato esistenti e di trarne più vantaggio possibile, per poter fare dei profitti relativamente rapidi e reagire contemporaneamente e rapidamente ai cambiamenti nel comportamento del mercato. L’idea è veramente quella di cavalcare l’onda. Ogni trend principale è costituito da gruppi di onde e questo metodo aiuta a decidere quando comprare e quando vendere sulla base dell’osservazione di queste onde.

Fibonacci viene di nuovo in nostro soccorso:

Diamo un occhio di nuovo, ma questa volta con Fibonacci, alle tendenze interne nella seconda parte del trend rialzista generale, o meglio ai trend nel trend, come vengono anche chiamate. Quel nome viene dai grafici su lassi di tempo minori: nel grafico a 4 ore vedrete il trend generale al rialzo, ma spostandovi sui grafici come quello a 15 minuti potrete vedere solo una tendenza interna al ribasso. Verificheremo se si verifica veramente un sano pullback (quando il pullback incontra i criteri di Fibonacci all’interno della tendenza generale):

Due onde verso l’alto, approssimativamente della stessa dimensione, due correzioni, entrambe sulla proporzione di Fibonacci 0,50: abbiamo uno schema! Ci sono buone probabilità che il trend rialzista continui!

Due punti importanti da prendere in considerazione:

  • Avere un piano di trading è cruciale in questo mondo. Il piano può variare da trade a trade, cioè potreste modificarlo per i diversi trade in base all’analisi, ma avere un piano di trading è necessario. Non siate troppo aggressivi nel cercare di vincere su tutto il trend: è impossibile prevedere precisamente tutti i massimi e i minimi. Non forzatevi se siete in ritardo su una tendenza specifica. Aspettate che arrivi la prossima! Un detto del forex è: “Non seguire il prezzo, lascia che venga da te.”
  • Fissate degli Stop Loss. Sono incredibilmente importanti! Vi consigliamo caldamente di fissarli per ognuna delle vostre posizioni! Abituatevi a lavorare con gli ordini di ‘stop loss’ e ‘take profit’.

Breakout – Questa strategia è efficace principalmente quando appaiono le condizioni di trend laterale. Con questo metodo guardiamo i livelli di supporto e di resistenza e una volta che abbiamo identificato un breakout lo possiamo usare come punto d’ingresso, in attesa che la tendenza segua la direzione:

Non dimenticate di fissare degli Stop Loss! Nel nostro esempio, ne abbiamo messo uno una frazione sopra il breakout point (nel caso in cui stessimo assistendo ad un fakeout, ovvero ci fossimo sbagliati…). Una volta che il prezzo si è distanziato come si deve dal nostro punto d’ingresso, possiamo spostare il nostro Stop Loss un po’ più giù, al di sotto del nostro punto d’ingresso. Molte piattaforme per il forex, come MT4 e MT5, ora offrono la possibilità di avere un “trailing stop loss”: significa che voi piazzate lo stop loss (per esempio lo piazzate a 50 pip dall’ingresso) e mentre il trade si muove verso il profitto, anche lo stop loss si muove nella stessa direzione, aumentando il potenziale di profitto anche nel caso in cui venisse colpito.

Ricordate: spostate sempre il vostro Stop Loss nella direzione della tendenza!

Triangoli – Li avete incontrati qualche lezione fa e sono uno strumento fantastico per le strategie basate sui Breakout:

Con un triangolo simmetrico la situazione è un po’ diversa: la rottura potrebbe avvenire su uno qualsiasi dei due lati, per questo attiviamo un’azione OCO (“One Cancel the Other”, in cui l’attivazione di un’azione annulla l’altra). Piazziamo due possibili entrate, una sopra e una sotto il vertice. Dovete poi ricordarvi di annullare quella che si rivela contraria alla nuova direzione del trend:

I trader esperti sanno già alcune cose sulle valute. Sanno, per esempio, che in molti casi le coppie major arrivano ai loro picchi giornalieri di attività durante le prime ore della sessione di NY, quando è ancora aperta anche Londra. Sanno anche che usando diversi indicatori potrebbero già indovinare sul grafico le aree generali in cui il prezzo inizierà a stancarsi, rallentare e invertirsi tornando alla sua zona abituale. Un’altra cosa che possono fare è trovare il range medio di prezzo giornaliero di una certa coppia su un certo periodo, usando come strumento l’ATR per il calcolo dei pip medi giornalieri. Se mostra che il range di prezzo negli ultimi 20 giorni è stato di 120 pip al giorno, a meno che avvenga qualcosa di sconvolgente, possiamo indovinare che sarà valido anche per oggi e per domani, e fino a che non ci sarà un importante avvenimento fondamentale che influenzi il mercato. 

 

Correlazione tra le valute

Giocate a scacchi con le vostre valute

Le diverse coppie di valute mantengono delle relazioni complesse fra di loro. In alcuni casi queste sono più strette e più vicine, mentre in altri più distanti ed indirette (come dei cugini di terzo grado). La correlazione misura la loro distanza, cioè si riferisce alla connessione fra le due coppie, indicando come una determinata coppia reagirà ai movimenti dell’altra coppia. A volte la correlazione è positiva, altre è negativa. Scoprirete cosa significa tra un attimo.

Importante: c’è sempre una relazione fra 2 coppie di valute. Non esiste nessuna coppia che sia completamente isolata da tutte le altre coppie. La correlazione tra le valute è ottima anche per delle strategie hedging.

I trader più esperti solitamente aprono più di una posizione contemporaneamente (trade su 2 o più coppie. Dopo aver fatto pratica per un paio di giorni diventerete dei trader migliori e probabilmente anche voi vorrete aprire più di una posizione per volta). Ecco perché è necessario essere consapevoli di queste relazioni! Fare trading con un buon numero di coppie contemporaneamente è un modo eccellente per ridurre i rischi.

Il calcolo della correlazione fluttua su una scala da 1 a -1. L’1 descrive una correlazione positiva perfetta (100% di correlazione) fra le due coppie. Le coppie che hanno una correlazione di 1 si muovono nella stessa direzione il 100% del tempo. Quando una correlazione è uguale a -1, rappresenta una correlazione negativa perfetta fra le due coppie, che si muovono in direzioni opposte il 100% del tempo.

Indici come FTSE 250, NASDAQ, DAX ecc. sono di solito correlati positivamente, con una correlazione che va da 0.5 a 1. All’interno di questo gruppo, tuttavia, alcune compagnie quotate in borsa potrebbero essere correlate negativamente, in base all’industria di appartenenza. Per esempio, delle compagnie specializzate in tecnologie automobilistiche sviluppano dei nuovi modelli di motore che minimizzano il consumo di carburante: in questo caso le quote di queste compagnie salirebbero, mentre le quote delle compagnie petrolifere calerebbero. Possiamo dire che la correlazione tra le due industrie è negativa.

La correlazione uguale a 0 indica che non c’è nessuna correlazione visibile fra le due coppie. In questo caso è impossibile giungere ad una qualsiasi conclusione riguardo all’influenza di una coppia sull’altra.

La correlazione uguale a 0 indica che non c’è nessuna correlazione visibile fra le due coppie. In questo caso è impossibile giungere ad una qualsiasi conclusione riguardo all’influenza di una coppia sull’altra.

Importante: non dovete calcolare niente di niente! Ci sono dei siti finanziari che fanno tutto il lavoro per voi e vi presentano dei tabulati di correlazione dopo aver calcolato le proporzioni. L’unica cosa che vi resta da fare è leggere le informazioni contenute nelle tabelle.

Ad esempio, guardiamo i vari livelli di correlazione fra la coppia EUR/USD ed altre coppie in diversi periodi di tempo (dati aggiornati al 30 luglio 2016):

EUR / USDGBP / USDUSD / CHFUSD / CADUSD / JPYNZD / USDAUD / USDEUR / GBP
1 settimana0.96-0.74-0.15-0.860.990.980.73
1 mese0.42-0.82-0.78-0.470.560.270
3 mesi0.79-0.65-0.730.39-0.35-0.16-0.64
6 mesi0.55-0.81-0.51-0.130.110.33-0.21
1 anno-0.01-0.89-0.55-0.440.240.390.38

Dalla tabella: potete vedere ad esempio che la correlazione fra EUR/USD e USD/CHF è perfettamente negativa o quasi su tutti i periodi presentati nella tabella. Che cosa significa? Diciamo che volete fare trading di queste due coppie – non aprite 2 segnali in coppie che si muovano nella stessa direzione (ovvero, entrambe al rialzo o entrambe al ribasso ), se non state usando una strategia di hedging, bensì su due che vanno in direzioni opposte. Se pensate di comprare una coppia, dovreste vendere l’altra.

Ad ogni modo, per via della loro stretta connessione (ovvero la correlazione molto forte fra di loro), non faremmo veramente trading di queste due coppie in contemporanea perché questo non ridurrebbe minimamente i vostri rischi! A dire il vero, una mossa come questa li aumenterebbe solamente. Sarebbe molto meglio suddividere il vostro trading fra coppie che hanno una correlazione parziale.

 

 

  • Non vi consigliamo di fare trading con delle coppie che hanno una correlazione perfetta positiva o negativa, e nemmeno quasi perfetta. Non ha senso comprare una coppia vendendo l’altra perché pensate di avere un piano equilibrato. Sarebbe come comprare una coppia e rivenderla allo stesso tempo contemporaneamente. E paghereste le commissioni due volte perché paghereste il vostro broker per due posizioni!
  • Ricordate: le correlazioni cambiano su lassi di tempo diversi. Date un’occhiata al nostro tabulato. La correlazione mensile fra EUR/USD e GBP/USD è uguale a 0,96 mentre la correlazione su tre mesi fra le stesse coppie è uguale a 0,18! Dovete fare molta attenzione a questi cambiamenti. I rapporti di correlazione variano in base ai fondamentali, per esempio per degli eventi politici, dei cambiamenti nei tassi d’interesse e così via.
  • Non dimenticate che le notizie su certe coppie possono avere un effetto su altre valute (e quindi su altre coppie)
  • La correlazione aiuta a ridurre e disperdere il rischio.

Consiglio: dividete i vostri investimenti fra coppie con una correlazione forte (ma non molto forte). Delle buone correlazioni sono fra 0,5 e 0,7 e -0,5 e -0,7.

Consiglio: provare dei segnali di forex trade già dati su una certa coppia può aiutarvi. Se credete che una certa coppia sia arrivata a un break sul grafico, potete guardare quello di una coppia simile per vedere cosa sta succedendo.

 

Carry Trade – Un’ottima alternativa alla strategia fondamentale

Il Carry trade funziona vendendo, o “prestando” (andando corti) una valuta con un basso tasso d’interesse, e comprando (“prendendo in prestito”) una valuta con un alto tasso d’interesse. In questo momento, CHF, JPY e EUR hanno i tassi d’interesse più bassi, mentre NZD e AUD hanno quelli più alti. Abbiamo mostrato i diversi tassi in una tabella nelle prime pagine del corso, quindi prendete in considerazione queste valute se volete provare il Carry trade..

Il Carry Trade è un sistema efficace per fare profitti quando il mercato è un po’ “stagnante”. I profitti potenziali derivano dal differenziale fra i tassi d’interesse di entrambe le valute, e dall’aspettativa che ci siano dei cambiamenti futuri in entrambi i tassi d’interesse. Questo significa che parte delle considerazioni di un trader quando sceglie una coppia per il “carry trade” sarà la sua aspettativa che, a breve termine, ci siano cambiamenti nel tasso di interesse di una o entrambe le valute della coppia. Se il differenziale aumenta, il trader guadagna e viceversa.

 

Dovete fare attenzione al fatto che se il rapporto differenziale in una certa coppia quando la comprate è pari a X%, significa che quando dovrete rivenderla (comprando la controvaluta con la valuta di base), il rapporto sarà invertito (-X%). Per esempio, stando al Novembre 2017, il differenziale tra i tassi d’interesse in NZD/JPY comprando NZD è del 1.85%, ma sarebbe del -1.85% se aprissimo una posizione di vendita in questa coppia, cioè comprassimo degli Yen vendendo i Dollari.

Il Carry trade è un metodo di trading raccomandato per delle valute a basso rischio, che rappresentino mercati forti con delle economie stabili.

 

Come scegliere la coppia di valute giusta?

Innanzitutto, cerchiamo una coppia con un differenziale relativamente alto. La coppia dovrebbe inoltre essere stata stabile per un lungo periodo. Una spinta al rialzo nel presente è preferibile, specialmente se la valuta più forte delle due è quella che si rafforza. Vogliamo scegliere una coppia formata da una valuta con un tasso d’interesse relativamente molto alto che dovrebbe aumentare ancora di più nel futuro prossimo, e dall’altra parte da una valuta con un tasso d’interesse relativamente molto basso (ad esempio l’USD o il JPY), che dovrebbe mantenere lo stesso livello nel futuro prossimo.

Ricordate: le coppie popolari per il Carry Trade sono AUD/JPY; EUR/JPY; AUD/USD e NZD/USD.

 

Guardate il prossimo esempio in un grafico NZD/JPY :

Questo è un grafico giornaliero (ogni candela rappresenta un giorno). Noterete una forte tendenza rialzista (bullish) dopo il minimo assoluto del referendum sulla Brexit. Inoltre, abbiamo verificato e scoperto che l’interesse su JPY nel 2017 era del -0.10. Il tasso d’interesse di NZD nello stesso periodo era dell’ 1.75 % con un alto potenziale di aumento. Questo significa che abbiamo una coppia con un alto differenziale e checomprare il dollaro neozelandese con il 1.75% mentre si vende lo Yen Giapponese con il -0.1% dà un differenziale uguale all’1.85% d’interesse!. Inoltre, fate attenzione agli alti profitti che avreste potuto fare già solo sul trend al rialzo della coppia stessa!

Fare swing trading o trarre vantaggio dai tassi d’interesse è uno dei vantaggi del forex che gli altri mercati, come quello delle azioni o delle materie prime, non offrono. Comprare azioni separate è abbastanza simile, perché il dividendo prende il posto del tasso d’interesse.

 

Domande:

1. Cos’è un’ “Onda di Elliot”? Come appaiono gli schemi relativi? Scrivete le regole e le condizioni e identificate le 8 onde (fasi) sul grafico seguente:

2. Correlazione: in che caso è inutile utilizzare questo metodo?

3. Carry Trade: in che cosa investiamo quando utilizziamo questa tecnica? Come scegliamo una coppia per fare Carry Trade?

 

Risposte:

  1. L’onda n.2 non può essere più lunga dell’onda n.1.

L’onda n.3 non può essere più corta delle prime 5 (primo trend).

L’onda n.4 non può entrare nel range di prezzo dell’onda n.1. Se pensiamo ad un uptrend, finirà sempre in un punto più alto del massimo dell’onda n.1.

  1. Quando la correlazione è assolutamente negativa/positiva o quasi, il numero che la rappresenta è 1 o -1, quando la correlazione vale 0 non c’è relazione tra le due valute.
  2. Si investe nei differenziali tra i tassi d’interesse di due valute. Una buona coppia su cui fare carry trade ha un rapporto differenziale alto e ci si aspetta che questo rapporto cresca ancora. Le azioni offrono dei dividendi, che possiamo considerare simili ai tassi d’interesse e ci danno la possibilità di effettuare il carry trade. In questo caso compriamo azioni di una compagnia con dividendi più alti e delle prospettive di crescita vendendo azioni di un’altra compagnia con dividendi più bassi e prospettive meno favorevoli.