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Gestione del rischio

Lezione 10 – Gestione del rischio

In questa lezione analizzeremo le logiche di gestione del rischio nel trading e valuteremo come massimizzare i vostri profitti, minimizzando i rischi grazie a uno degli strumenti più importanti nel forex trading: la gestione responsabile dei rischi. Questo vi aiuterà a ridurre le perdite, permettendovi di ottenere dei buoni guadagni.

  • Volatilità del mercato
  • Configurazioni Stop Loss: come, dove e quando
  • I rischi dell’effetto leva
  • Piano di Trading e diario di Trading
  • Trading Checklist
  • Scegliere il broker migliore: piattaforme e sistemi di trading

Non c’è dubbio che, quando costruiamo il nostro piano di trading, la nostra strategia di gestione dei rischi rappresenta un elemento fondamentale. Una corretta gestione dei rischi ci permette di restare più a lungo nel trading, anche quando si sperimentano perdite particolari.

È importante fare trading con solo una piccola quota del vostro capitale in ogni posizione. Non investite tutto il vostro capitale, o la maggior parte di esso, in una sola posizione. L’obiettivo è di ridurre e distribuire i rischi. Se, per esempio, costruite un piano che dovrebbe restituirvi un 70% di operazioni profittevoli, le probabilità sono dalla vostra parte. 

I migliori trader non sono necessariamente quelli che hanno meno investimenti in perdita, bensì quelli che perdono solo piccole somme negli investimenti con perdita e guadagnano bene con le operazioni riusciti. Naturalmente ci sono altri fattori che hanno un impatto sul livello di rischio, come ad esempio i cross valutari scelta, il giorno della settimana (ad esempio, il venerdì è una giornata di trading più pericolosa per via della forte volatilità prima della chiusura della settimana di trading; o un altro esempio: fare trading di JPY durante le ore più impegnative della sessione asiatica), il momento dell’anno (prima delle vacanze e prima delle festività il rischio aumenta), e la vicinanza alla pubblicazione di notizie importanti ed eventi economici. Per operare è necessario fissare alcuni.

 

Riuscite a indovinare quali sono?

Un’altra ottima opzione è il “Trailing Stop”: fissare un “Trailing Stop” vi permette di salvaguardare i vostri guadagni mano a mano che il prezzo si muove nella giusta direzione. 

Per esempio, se fissate lo Stop Loss 100 pip al di sopra del prezzo attuale e il prezzo sale fino a quel punto e continua, non succederà nulla. Ma se il prezzo inizierà a calare raggiungendo di nuovo questo punto in discesa, la posizione si chiuderà automaticamente e uscirete dal trade con 100 pip di guadagno. Ecco come potete evitare che i ribassi futuri azzerino i vostri profitti fino a quel momento. E potrete anche dirvi soddisfatti dei vostri profitti.

 

Volatilità del mercato

La volatilità di un determinato cross valutario ci indica quanto sia rischioso investirci. Maggiore la volatilità, più è rischioso operare nel trading. Da un lato, un’alta volatilità crea delle grandi opportunità di guadagno per via delle numerose tendenze potenziali; d’altra parte, essa può anche creare delle perdite rapide e dolorose. La volatilità deriva da una serie di eventi fondamentali che influenzano il mercato: meno è stabile e solida l’economia, più saranno volatili i prezzi.

Prendiamo in esame le valute principali, per esempio: le più sicure e stabili sono USD, CHF e JPY. Il motivo dietro la loro forza è che queste tre major sono usate come valute rifugio: le banche centrali delle economie più sviluppate detengono notevoli quantità di queste monete, con un gigantesco e inevitabile impatto sia sull’economia globale che sui tassi di cambio. USD, JPY e CHF costituiscono la maggior parte delle enormi riserve di valuta globali.

Anche EUR e GBP sono valute importanti ma negli ultimi anni sono state considerate meno stabili per via della loro più alta volatilità. In particolare la GBP, dopo il referendum Brexit. 

Come determinare il livello di volatilità di una certa coppia:

Medie Mobili: Le medie mobili aiutano i trader a seguire gli alti e bassi di una coppia nei diversi periodi, esaminando la storia di quella coppia.

Bande di Bollinger: Quando il canale si allarga, la volatilità è alta. Questo strumento valuta lo stato attuale della coppia.

ATR: Questo strumento raccoglie le medie calcolate su determinati periodi. Più è alto l’ATR, più è alta la volatilità e viceversa. L’ATR rappresenta una valutazione storica.

 

Impostazioni Stop Loss – Come, dove e quando

L’abbiamo già sottolineato più volte durante il corso: non esiste una persona al mondo, nemmeno lo stesso Warren Buffett, che possa prevedere tutti i movimenti del prezzo. Non esiste trader, broker o banca che possa prevedere tutti i movimenti dei prezzi in ogni momento. A volte il forex è imprevedibile, e può causare importanti perdite se non applichiamo la dovuta cautela. Nessuno avrebbe potuto prevedere la rivoluzione sociale avvenuta nei mercati arabi all’inizio del 2011, o il terribile terremoto in Giappone: tutti eventi fondamentali che hanno lasciato tracce sul mercato del forex.

Lo Stop Loss è un elemento molto importante, pensato per ridurre le nostre perdite nei momenti in cui il mercato rema contro i nostri investimenti. Lo Stop Loss riveste un ruolo critico in ogni strategia di trading di successo. L’idea è di ridurre le perdite al massimo, mentre aumentate i vostri guadagni. Uno Stop Loss Order ci permette di sopravvivere alle giornate negative.

Lo Stop Loss esiste su ogni piattaforma di trading online e viene eseguito quando ne date l’ordine. Lo trovate accanto alla quotazione del prezzo e alla “Call for Action” (Compra/Vendi).

Equity Stop: stabilisce quanto siamo disposti a perdere della nostra somma totale, in termini percentuali. Immaginiamo che abbiate 1.000 USD nel vostro conto quanto decidete di entrare in un trade, e che siate disposti a perdere il 3% dei vostri 1.000 USD totali. Questo significa che vi potete permettere di perdere fino a 30 USD. In questo modo rimarrete con 970 USD in caso di perdita. A quel punto il vostro broker venderà automaticamente la vostra coppia e vi farà uscire dal trading. I trader più aggressivi impostano gli ordini Stop Loss intorno a una distanza del 5% dal prezzo di acquisto, mentre i trader più solidi accettano di rischiare circa l’1%-2% del loro capitale.

Il problema principale con l’Equity Stop è che se de un lato tiene in considerazione le condizioni finanziarie del trader, dall’altro non tiene in considerazione per nulla le condizioni del mercato. Nell’impostare lo stop, il trader esamina se stesso al posto delle tendenze e dei segnali prodotti dagli indicatori che sta usando.

A nostro avviso, questo è il metodo meno qualificato! Pensiamo che i trader debbano impostare lo Stop Loss basandosi sulle condizioni del mercato e non sulla percentuale che è disposto a rischiare.

Esempio: diciamo che avete aperto un conto con 500 USD. Volete fare trading di un lotto da 10.000USD (lotto standard) con i vostri soldi. Siete disposti a rischiare il 4% del vostro capitale (20 USD). Ogni pip vale 1 USD (vi abbiamo già insegnato che nei lotti standard, ogni pip vale 1 unità di valuta). Seguendo il metodo dell’Equity, dovreste impostare il vostro Stop Loss a 20 pip dal livello di resistenza (perché pianificate di entrare nella tendenza quando il prezzo lo avrà raggiunto). Scegliete di fare trading con la coppia EUR/JPY. È molto importante sapere che quando si fa trading con valute principali, come nel nostro esempio, un movimento di 20 pip può essere molto breve e durare qualche secondo appena! Questo significa che anche se avete ragione nelle vostre previsioni generali sulla direzione futura di una tendenza, potreste ritrovarvi nella situazione in cui non ne approfittate semplicemente perché prima di salire, il prezzo è ridisceso un attimo toccando il vostro Stop Loss. Ecco perché dovete posizionare il vostro Stop Loss a dei livelli ragionevoli. Se non potete permettervelo perché avete un conto troppo piccolo, allora dovete trovare una buona tecnica per gestire il denaro e probabilmente ridurre la lev

Vediamo lo stop loss su un grafico:

Chart Stop: significa impostare uno Stop Loss non basandosi sul prezzo, ma su un punto del grafico, ad esempio intorno ai livelli di supporto o di resistenza. Il Chart Stop è un metodo efficace e logico: ci permette di avere una rete di salvataggio per una tendenza prevista che non è ancora accaduta nella realtà. Il punto per il Chart Stop può essere determinato a livello tecnico da voi in anticipoi livelli di Fibonacci  sono delle aree raccomandate per impostare uno Stop Loss), oppure secondo delle specifiche condizioni (potete decidere ad esempio di chiudere la vostra posizione se il prezzo raggiungerà un crossover o un breakout).

Decisamente è raccomandabile lavorare con i Chart Stop Loss.

Per esempio: se prevedete di entrare con un ordine d’acquisto quando il prezzo raggiunge il livello di 38,2%, dovreste impostare il vostro Stop loss fra i livelli 38,2% e 50%. Un’altra opzione è quella di impostare il vostro Stop Loss appena sotto il livello del 50%. Così facendo dareste alla vostra posizione una chance maggiore di sopravvivenza, ma questa scelta è considerata più rischiosa perché può causare perdite maggiori qualora non vada in porto.

Volatility Stop: questa tecnica è stata creata per impedirci di uscire dal trading a causa di trend di volatilità temporanei causate dall’attività dei trader. È raccomandata per il trading a lungo termine e si basa sull’idea che un prezzo si muove seguendo degli schemi tipicamente chiari e abitudinari fintanto che non ci sono delle notizie fondamentali importanti. Funziona sull’aspettativa di come una determinata coppia dovrebbe muoversi durante un lasso di tempo all’interno di una determinata gamma di pip.

Ad esempio: se l’EUR/GBP si è mosso negli ultimi mesi di una media di 100 pip al giorno, non imposteremo il nostro Stop Loss a 20 pip dal prezzo di apertura del trend attuale: sarebbe una scelta inefficace. Sul piano operativo, le Bande di Bollinger sono un ottimo strumento per questo metodo di Stop Loss, perché basta impostarlo al di fuori delle bande.

Time Stop: consiste nell’impostare un punto a seconda del lasso di tempo. È molto efficace quando la vostra sessione di trading è rimasta bloccata per un lungo periodo (il prezzo è molto stabile).

 

Le 5 cose da NON fare:

  1. NON impostate il vostro Stop Loss troppo vicino al prezzo corrente. Lasciate spazio all’operazione di realizzarsi.
  2. NON impostate il vostro Stop Loss a seconda della dimensione della posizione, ovvero a seconda della somma che siete disposti a rischiare.
  3. NON impostate il vostro Stop Loss esattamente sui livelli di supporto o di resistenza. È un errore! Per aumentare le vostre chance dovete lasciare allo Stop Loss un po’ di spazio, perché abbiamo già visto innumerevoli casi in cui il prezzo rompe uno di questi livelli di appena qualche pip, per un brevissimo tempo, prima di ritornare indietro sul trend precedente.

Ricordate – i livelli rappresentano delle aree, non dei punti specifici!

  1. NON impostate il vostro Stop Loss troppo lontano dal prezzo attuale. Questo potrebbe costarvi parecchi soldi solo perché non avete fatto attenzione oppure perché avete cercato un’avventura inutile.
  2. NON cambiate idea dopo aver impostato una trade. Lasciate che questa si sviluppi secondo il piano prestabilito.

 

I rischi dell’effetto leva

Avete già imparato che cosa significa “effetto leva” e quali possibilità vi offre. Con l’effetto leva potete moltiplicare i vostri profitti e guadagnare ben di più di quanto avreste potuto con i vostri soldi. In questa parte però parleremo delle conseguenze dell’Over-Leverage, ovvero dell’eccessivo effetto leva. Capirete perché un uso irresponsabile dell’effetto leva può essere devastante per il vostro capitale. 

L’Effetto Leva permette di controllare grandi somme di denaro mentre si utilizza solo una piccola parte del vostro capitale, mentre il resto lo si “prende in prestito” dal broker.

Margine richiestoLeva effettiva
5%1:20
3%1:33
2%1:50
1%1:100
0.5%1:200

 

Ricordate: vi raccomandiamo di non lavorare con leve maggiori di X25 (1:25) in nessun caso. Ad esempio, non dovreste aprire un lotto standard (USD 100,000) con USD 2,000 o un mini-lot (USD 10,000) con USD 150! Le leve da 1:1 a 1:5 sono buone per grandi fondi di speculazione, ma per i trader al dettaglio i rapporti migliori vanno da 1:5 a 1:10.

Persino i trader con molta esperienza che si considerano dei grandi amanti del rischio non usano effetti leva maggiori di X25, quindi perché dovreste farlo voi? Studiamo innanzitutto il mercato e facciamoci un po’ di esperienza, e poi possiamo aumentare leggermente l’effetto leva.

Alcune materie prime possono essere molto volatili: oro, platino e petrolio si muovono di centinaia di pip in un minuto. Quindi, se volete fare trading su questi strumenti, la vostra leva deve essere il più possibile vicina a 1. Dovreste proteggere il vostro account e non trasformare il trading in gioco d’azzardo.

Esempio: Ecco come dovrebbe apparire il vostro conto se lo apriste con USD 10.000:

SaldoEquityMargine utilizzatoMargine disponibile
USD 10,000USD 10,000USD 0USD 10,000

 

Diciamo che aprite inizialmente una posizione con 100 USD:

SaldoEquityMargine utilizzatoMargine disponibile
USD 10,000USD 10,000USD 100USD 9,900

 

Immaginate di aprire altri 79 lotti su questa coppia, ovvero utilizzare un totale di USD 8.000:

SaldoEquityMargine utilizzatoMargine disponibile
USD 10,000USD 10,000USD 8,000USD 2,000

 

Ora come ora, la vostra posizione è molto a rischio! Siete totalmente dipendenti da EUR/USD. Se la coppia va al rialzo guadagnate una bella cifra, ma se dovesse andare al ribasso siete nei guai!

La vostra equity (patrimonio netto) diminuirà mentre EUR/USD perderà valore. Non appena l’equity finirà sotto il vostro margine utilizzato (nel nostro caso USD 8,000) riceverete una “margin call” su tutti i vostri lot.

Poniamo che abbiate comprato tutti gli 80 lot per lo stesso prezzo e nello stesso momento: un calo di 25 pip attiverebbe una margin call. 10,000 – 8,000 = USD 2,000. Quindi una perdita di USD 2,000 per soli 25 pip! Potrebbe succedere in pochi secondi!

Perché proprio 25 pip? 25 pip distribuite su 80 lotti sono 80 x 25 = USD 2,000! In quel preciso momento avete perso USD 2,000 e ve ne restano USD 8,000. Il vostro broker calcolerà lo spread tra il conto iniziale e il margine utilizzato.

SaldoEquityMargine utilizzatoMargine disponibile
USD 8,000USD 8,000USD 0USD 0

 

E non abbiamo ancora parlato dello spread che va al broker! Nel nostro esempio, lo spread nella coppia EUR/USD è fissato a 3 pip, quindi basta che la coppia scenda di soli 22 pip perché voi perdiate USD 2,000!

Importante: Ora capite ancora meglio perché è vitale impostare uno Stop Loss per ogni posizione che aprite!

Ricordate: In un mini-conto, ogni pip vale 1 USD. In un conto standard, ogni pip vale 10 USD.

 

Cambiamento nell’account (In %)Margine richiestoLeva
100%USD 1,000100 : 1
50%USD 2,00050 : 1
20%USD 5,00020 : 1
10%USD 10,00010 : 1
5%USD 20,000  5 : 1
3%USD 33,000  3 : 1
1%USD 100,000  1 : 1

 

Se comprate una coppia in un lotto standard (USD 100.000) e il suo valore scende dell’1%, questo è ciò che accadrebbe a seconda dei diversi effetti leva:

Gli alti effetti leva, come X50 o X100 per esempio, possono creare dei guadagni astronomici di decine o di centinaia di migliaia di dollari in un lasso di tempo molto breve! Ma dovete considerare questa opzione soltanto se siete pronti a correre dei rischi molto seri. Un trader può usare rapporti così alti solo in condizioni estreme quando la volatilità è bassissima e la direzione del prezzo è certa quasi al 100%, probabilmente intorno alla chiusura della sessione statunitense. Potete fare scalping per qualche pip con delle leve alte perché la volatilità è minima e il prezzo si muove in un range, rendendo la direzione facile da identificare nel breve termine.

 

Piano di trading e Diario di trading

Così come un buon business plan è necessario quando si apre una nuova società, allo stesso modo noi abbiamo bisogno di un buon piano di trading e di tenere una buona documentazione. Una volta scelto il vostro piano, siate disciplinati. Non cedete alla tentazione di deviare dal piano originale. Il piano che usa un determinato trader ci dice molto sul suo carattere, le sue aspettative, la sua gestione dei rischi e la sua piattaforma di trading. Il nucleo del piano è come e quando uscire dal trading. Delle azioni intraprese emotivamente possono causare danni.

Il vostro piano è la vostra bussola, il vostro sistema di navigazione satellitare. Il 90% dei trader online non crea un piano e questa è una delle ragioni per cui non hanno success! Fare Forex trading è una maratona, non uno sprint!

Ricordate: Dopo aver messo tutte le vostre energie nel seguire il Corso sul Forex di Strategia Forex siete pronti a metterlo in pratica, ma non siate presuntuosi. Andiamo per gradi: che vogliate aprire un account da USD 10,000 o da USD 50,000, vi raccomandiamo di tenere a freno l’entusiasmo. Investire tutto il proprio capitale in un solo conto o correre dei rischi inutili non è consigliabile.

 

Il vostro piano di trading deve includere più punti:

Quali sono gli strumenti “caldi” nel mercato Forex? Seguite i Forum di Forex e le comunità virtuali. Leggete quello che scrivono gli alti, seguite le tendenze del momento e rimanete anche attenti alle opinioni meno in voga. Rendete StrategiaForex la vostra finestra sulle occasioni nel Forex.

Seguite le notizie economiche così come le notizie in generale. Avete già visto quanto è grande il loro impatto sulle valute.

Provate a seguire i prezzi quotidiani delle commodity nel mondo (oro o petrolio, ad esempio). Spesso hanno una grande influenza su alcune valute, come per esempio USD, oppure ne sono influenzate.

Seguite i segnali Forex di StrategiaForex, che nel peggiore dei casi vi daranno un’opinione esperta di quello che trader e analisti pensano di una certa coppia in un certo momento.

Un diario di trading è un ottimo strumento per documentare le vostre azioni, i vostri pensieri ed i vostri commenti. Naturalmente non intendiamo nulla dello stile: “Caro diario, mi sono svegliato stamattina e mi sentivo una meraviglia!”…. Vedrete che alla lunga sarete capaci di imparare parecchio dal vostro diario! Per esempio, quali indicatori hanno funzionato bene per voi, da quali eventi è meglio prendere le distanze, le vostre diagnosi di mercato, le vostre valute preferite, le statistiche, dove avete sbagliato, e così via…

Un diario efficace include una serie di punti:

  • La strategia dietro ogni vostra esecuzione (come e perché avete agito in un determinato modo?)
  • Come ha risposto il mercato?
  • Una somma delle vostre impressioni, dubbi e conclusioni.

 

Trading Checklist

Per mettere le cose in chiaro, concludiamo quest’analisi delle fasi critiche con una strategia di trading corretta:

  1. Scegliamo un lasso di tempo (timeframe) – su quali lassi di tempo volete lavorare? Ad esempio, i grafici quotidiani sono consigliati per l’analisi fondamentale
  2. Scegliamo gli indicatori giusti per identificare le tendenze . Ad esempio, scegliete 2 linee di SMA (medie mobili semplici): una può essere 5 SMA e l’altra 10 SMA, e poi aspettate che si intersechino! Combinare questo indicatore con Fibonacci o con le Bande di Bollinger può essere ancora meglio.
  3. Scegliamo indicatori che confermino la tendenza: RSI, Stocastico o MACD.
  4. Decidiamo quanti soldi siamo disposti a perdere. Impostare uno Stop Loss è fondamentale!
  5. Pianifichiamo le nostre entrate e le nostre uscite
  6. Impostiamo una lista di regole ferree per la nostra posizione. Ad esempio:
  1. Andiamo lunghi se la linea 5 SMA interseca quella 10 SMA andando verso l’alto.
  2. Andiamo corti se l’ RSI scende al di sotto del 50.
  3. Usciamo dal trade quando l’RSI incrocia il livello “50” risalendo.

 

Scegliere il broker giusto – Piattaforme e sistemi di trading

Non c’è più bisogno che usiate i vostri telefoni, andiate in banca o da un consulente finanziario con tanto di diplomi per fare Forex trading. Tutto ciò di cui avete bisogno è trovare il broker giusto una piattaforma che vi si addica e aprire un conto.

Tipi di broker:

Ci sono due tipi di Broker: quelli con un Dealing Desk e quelli senza.

Il grafico seguente vi spiega le differenze fra i due tipi di broker principali:

 

Dealing Desk (DD)No Dealing Desk (NDD)
Spread fissiSpread variabili
Fa trading contro di voi (prende la posizione opposta alla vostra). È un market makerOpera come ponte tra i trader (clienti) e i fornitori di liquidità (banche)
Le quotazioni non sono precise. Può manipolare i prezzi.Quotazioni in tempo reale dai fornitori del mercato.
Il broker controlla i vostri tradeEsecuzione automatica

 

I broker NDD garantiscono un trading senza influenze, al 100% automatico, senza l’intervento dei dealer. Perciò, non ci può essere nessun conflitto di interessi (può succedere con i broker DD, che fungono allo stesso tempo da banca per voi ma fanno anche trading contro di voi).

 Ci sono diversi criteri importanti per scegliere il vostro broker:

Sicurezza: vi consigliamo di scegliere un broker che sia soggetto alla regolamentazione dei principali organi regolatori, come ad esempio i regolatori Americani, Tedeschi, Australiani, Inglesi o Francesi. Un broker che lavora senza una supervisione regolatoria potrebbe essere sospetto.

Piattaforme di Trading: la piattaforma deve essere molto chiara e semplice da usare. Deve anche essere facile da operare ed includere tutti gli indicatori tecnici e gli strumenti che desiderate utilizzare. Degli extra come la sezione delle novità o i commenti sono un valore aggiunto del broker.

Costi di transazione: dovete ovviamente verificare e comparare gli spread, le spese o qualsiasi altra commissione vi possa essere richiesta.

Call to action: delle quotazioni di prezzo accurate e delle reazioni rapide ai vostri ordini.

L’opzione di avere un conto di prova: di nuovo, noi vi raccomandiamo di fare un po’ di pratica sulla piattaforma di vostra scelta prima di aprire un vero conto.

 

Tre semplici e facili tappe per iniziare a fare trading:

  1. Scegliete il tipo di conto: decidete quanto capitale volete depositare, che dipende dalla quantità di denaro che volete investire nel trading.
  2. Registratevi: questo include dare i vostri dettagli personali ed iscrivervi.
  3. Attivate il conto: alla fine della procedura riceverete una mail dal vostro broker con il vostro nome utente, la vostra password e le istruzioni.

Consiglio: La maggior parte dei broker che noi preferiamo, come eToro AvaTrade offrono un account manager personale se depositate 500$ o più nel vostro conto. Un account manager personale è un servizio eccezionale ed importante, che vorreste senz’altro al vostro fianco. Potrebbe essere ciò che fa la differenza fra lottare e vincere, soprattutto se siete principianti. Un account manager vi aiuterà nel caso in cui abbiate delle domande tecniche o bisogno di un consiglio di trading, un aiuto o altro ancora.

Ricordate: richiedete il vostro account manager personale quando aprite un conto, anche se questo significa chiamare il numero verde del vostro broker.

Vi raccomandiamo caldamente di aprire i vostri conti con i broker più grandi, più popolari e più raccomandabili fra quelli che compaiono nella lista dei migliori broker raccomandati da Strategia Forex . Sono i broker che si sono già creati un’ottima reputazione e si sono guadagnati un’ampia e fedele clientela.

 

Pratica:

Andate al vostro conto di prova. Una volta che avete davanti a voi la piattaforma di trading facciamo un ripasso generale di quello che abbiamo appena imparato:

Iniziate a guardarvi intorno sulla piattaforma e a studiare un po’ il funzionamento delle coppie e dei lassi di tempo. Osservate e identificate i diversi livelli di volatilità, dal basso verso l’alto. Usate indicatori come le Bande di Bollinger, l’ATR e le Medie Mobili per aiutarvi a seguire la volatilità.

Fate pratica con gli ordini Stop Loss su ciascuna delle vostre posizioni. Abituatevi a lavorare con diversi livelli e impostazione per Stop Loss e Take Profit, a seconda della vostra gestione strategica.

Provate diversi effetti leva.

Iniziate a tenere un diario.

Memorizzate la checklist del corso di trading di FOREX STRATEGIA.

 

Domande:

  1. Quando comprate un lotto singolo standard di Dollari, con un margine del 10%, qual è il vostro deposito effettivo?
  2. Abbiamo depositato USD 500 nel nostro conto e vogliamo fare trading con un effetto leva X10. Con quanto capitale potremo fare trading? Diciamo che compriamo degli EUR con questa somma totale, e che l’EUR salirà di cinque centesimi. Quanto guadagneremo?
  3. Stop Loss: qual è la differenza fra un Equity Stop ed un Chart Stop? Quale di questi due metodi è migliore?
  4. Sarebbe giusto impostare uno Stop Loss sui livelli di supporto/resistenza? Per quale ragione?
  5. È saggio usare l’effetto leva? E se sì, fino a quanto?
  6. Quali sono i criteri principali per scegliere un buon broker?

 

Risposte:

  1. USD 10,000
  2. USD 5,000. $250
  3. Il Chart Stop, perché non si basa soltanto sulle condizioni economiche ma anche su tendenze e movimenti di mercato.
  4. No, è meglio mantenere una certa distanza e lasciare alla coppia spazio per muoversi. I livelli di supporto e resistenza rappresentano delle aree e non vogliamo perdere delle buone tendenze a causa di una piccola deviazione di pochi pip in una candela o in un’ombra.
  5. Potrebbe essere una buona idea, ma non in tutti i casi. Dipende da quanto rischio vi sentite di correre. I trader pesanti che fanno trading con dei grossi capitali in trade a lungo termine non usano necessariamente una leva. Sicuramente l’effetto leva può portare grandi guadagni, ma vi consigliamo di non superare il livello X10.
  6. Sicurezza; servizio clienti affidabile; piattaforma di trading; costi di transazione; quotazioni dei prezzi accurate e reazioni rapide agli ordini; possibilità di social trading e una piattaforma chiara per il trading automatico.