Inflazione mondiale – Un futuro luminoso in arrivo

Vi ricordate quanto era grande il problema dell’inflazione fino a qualche mese fa? L’inflazione continuava a schizzare troppo in alto in scala globale e alcune economia come l’Eurozona e il Giappone in particolare affrontavano la deflazione. In realtà, il Giappone sta affrontando la deflazione da circa due decenni ormai, dalla crisi asiatica a fine anni ’90 quindi é un problema del tutto diverso.

Di recente però l’inflazione si é ripresa in tutte le grandi economie, anche in Giappone. L’Europa è andata molto lontana dal rischio di deflazione mentre gli Stati Uniti e il Regno Unito puntano a un’inflazione del 2% per l’anno prossimo. I report sull’inflazione di oggi dal Regno Unito e specialmente dalla Cina sono un altro passo nella direzione giusta.

Il sondaggio sull’inflazione della BOE (Bank of England) che è stato appena rilasciato mostrava che il pubblico britannico generale si aspettava che i prezzi crescessero del 2.8% l’anno prossimo dal 2.2% precedente. Le aspettative di inflazione per i prossimi 5 anni erano anch’esse più alte.

Il rilascio più importante di oggi però era il report sull’inflazione cinese. L’indice dei prezzi al produttore (PPI cinese) è stato negativo durante l’estate e a settembre, quindi un aumento del 3.3% nel prezzo d’entrata è un balzo enorme. Inoltre, l’indice d’inflazione al consumatore cinese (CPI cinese) ha superato l’obiettivo del 2% per la prima volta da tanto.

Questi due reports si aggiungono al quadro globale dell’inflazione più ampio, che sta mostrando buoni progressi. Qualche analista finanziario chiama insostenibile questa inflazione perché è stimolata artificialmente da un allentamento nella politica monetaria da parte delle banche centrali e prezzi del petrolio che sono aumentati a causa dell’accordo OPEC.

È vero fino a un certo punto, ma è così che il motore dell’economia globale inizia a funzionare. Aveva bisogno di una spinta per partire quindi l’ha ricevuta dall’OPEC e dalla banche centrali. I governi avrebbero potuto fare molto di più con la politica fiscale, ma le ruote dell’economia mondiale hanno iniziato a muoversi e i fumi si stanno condensando. Anche la fiducia degli investitori è decisamente migliorata e la disoccupazione è costantemente in calo, quindi l’unica cosa che ci serve ora sono salari più alti.